Prevenzione ginecologica: come orientarsi?
CENTER MED ha a cuore la salute delle donne e ha scelto di dedicare a loro il mese di ottobre puntando sulla prevenzione ginecologica.
L’apparato genitale femminile nel tempo subisce delle variazioni, quindi raggiunta l’età fertile è consigliato sottoporsi a dei controlli periodici, per verificare che sia tutto nella norma. È inoltre fondamentale rivolgersi a un ginecologo nel momento in cui si presentano dei sintomi indicativi dell’insorgenza di alcune patologie, che si possono diagnosticare con esami specifici. Vediamo insieme quali sono questi “campanelli d’allarme” e come orientarsi.
Patologie dell’apparato genitale femminile
Cisti ovariche
Le cause del ciclo mestruale irregolare (ossia troppo inteso o scarso) sono molteplici e una di queste è riconducibile alla presenza di cisti ovariche. Questa patologia colpisce soprattutto le donne in età fertile e nella maggior parte dei casi è di natura benigna. Ma in cosa consiste? L’attività dei follicoli, all’interno dei quali si sviluppa la cellula uovo, può subire delle momentanee alterazioni, che hanno come conseguenza la formazione di cisti ovariche. Se si ha un’alterazione del ciclo mestruale è quindi consigliato effettuare un’ecografia transvaginale. Se attraverso l’esame vengono individuate delle cisti, occorre monitorarle ripetendolo periodicamente.
Per fortuna nella maggior parte dei casi non è necessario intervenire chirurgicamente, perché a distanza di non molto tempo le cisti ovariche si possono riassorbire spontaneamente.
Sindrome dell’ovaio policistico
Alla base della formazione di cisti ovariche possono esserci delle malattie pregresse, come nel caso dell’ipotiroidismo (che si ha quando la tiroide lavora poco). Tale disfunzione non va sottovalutata, perché può causare diversi problemi fra cui influire negativamente sul metabolico e l’apparato riproduttivo. Se dall’ecografia transvaginale emerge che le ovaie hanno un aspetto policistico, per trovare la cura più adeguata occorre sottoporsi anche a un esame del sangue per verificare se gli ormoni tiroidei sono nella norma.
Quali sono i sintomi che devono allarmarci?
- Irregolarità del ciclo mestruale: se l’intervallo fra una mestruazione e l’altra supera i 35 giorni; se i cicli mestruali annui sono inferiori ai 10 mesi. Tali alterazioni in numerosi casi possono portare all’infertilità;
- la crescita eccessiva di peli o, all’inverso, la caduta spropositata di capelli;
- l’acne;
- difficoltà a perdere peso.
Questi sintomi possono comparire dopo la prima mestruazione (il così detto menarca) o nell’arco di diversi anni. Sicuramente puntare sulla prevenzione ginecologica vi consente di avere una diagnosi precoce e, se necessario, ricorrere a cure adeguate che sono la soluzione migliore per evitare delle complicazioni.
Tumore della cervice uterina
Un’altra patologia che riguarda l’apparato ginecologico femminile è il tumore della parte inferiore dell’utero, ossia la cervice. La causa in genere è riconducibile a un’infezione dovuta all’HPV (Human Papilloma Virus), virus con cui si entra in contatto per via sessuale. Il ritardo del sistema immunitario nel contrastare tale virus, può avere come conseguenza la formazione di una neoplasia.
Dal momento che il tumore della cervice uterina nella fase iniziale è asintomatico, per diagnosticarlo è consigliato sottoporsi ogni 2-3 anni a un esame specifico, ossia il pap-test.
Nella fase avanzata del tumore i sintomi che possono manifestarsi sono:
- dolori nella zona pelvica;
- sanguinamenti vaginali lontani dalle mestruazioni o dopo i rapporti sessuali;
- secrezioni vaginali anomale.
Fibroma uterino
Il fibroma uterino è un tumore, nella maggior parte dei casi benigno, e l’esame che consente di individuarlo è l’ecografia transvaginale. Spesso questa patologia è asintomatica, quindi fare dei controlli periodici consente di diagnosticarla. Quando invece i sintomi si presentano possono influire negativamente sulla qualità della vita di chi ne è colpito.
Alcuni sintomi sono:
- sanguinamento uterino anomalo che, se eccessivo, può causare l’anemia;
- incontinenza;
- stipsi;
- se la dimensione del fibroma aumenta molto, può provocare dolori forti;
- aumento del rischio di infertilità;
- rischio di aborto spontaneo durante la gravidanza o necessità di ricorrere al parto cesareo.
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